Stella, di Gabriele Salvatores
(Progetto PerFiducia)
Padrone del negozio: - Signorina!
Bambina: - Grazie, che bello!
Padrone del negozio: - Ahò!
(Incidente)
All’ospedale:
Medico: - Ha degli occhi
bellissimi. Sembra molto intelligente.
Assistente sociale: - Come
sta?
Medico: - Ha riportato delle
lesioni gravi all’arto inferiore; temiamo possa perdere la gamba.
Assistente sociale: - Gli
avete già detto della madre?
Medico: - Aspettiamo la
psicologa. Lei la conosceva?
Assistente sociale: - Tossicodipendente, senza un lavoro fisso… e
adorava sua figlia.
Medico: - E con lei cosa
pensate di fare?
Assistente sociale: - Il
padre non l’ha mai conosciuto, non ci sono altri parenti. Stella! Stella?
Stella!
27 anni dopo
Candidata: - E vabbè, non è
che ho fatto la scuola alberghiera… Non ho fatto nessuna scuola. Più che altro
mi vengono bene i dolci.
Chef: - Lo so. L’altra sera
per caso mio marito ha cenato nella trattoria dove lavori tu. Dice che una
torta al cioccolato buona come la tua non l’aveva mai assaggiata. Mi serve un
capo pasticcere. Ti va di lavorare qui?
Candidata: - Sta
scherzando?! Lei è un grande chef. Questo è uno dei migliori ristoranti…
Chef: - Conosco il mio
ristorante! Parlami di te, piuttosto: non so, cosa hai fatto… da dove vieni…
Candidata: - Non ho fatto
granché, finora, a parte un mucchio di cazzate. Me la sono sempre dovuta cavare
da sola, io. Diciamo pure che ci sono cresciuta, da sola. Non c’era nessuno a
dirmi come si fa. Poi lì… lì ho incontrato… ho incontrato le persone sbagliate!
Sì, si dice così, no? Le persone sbagliate… Sbagliata?! Forse sono io quella
sbagliata, sono io quella sbagliata, non so… Io non lo sapevo, non immaginavo,
lui era un pregiudicato, io mi trovavo lì in quel momento, non potevo fare
altro, non potevo sapere. È stata una leggerezza!
Chef: - … Che ti è costata
tre mesi di carcere per favoreggiamento. È tutto a posto. Volevo solo essere
sicura che tu non mi dicessi bugie.
Candidata: - Vuol dire che
mi assume lo stesso?
Chef: - Una vita difficile
non è una colpa. In effetti non dovrebbe essere nemmeno un alibi. E poi a me
piacciono le persone che lottano. [si
alza, cammina appoggiandosi ad un bastone]
Candidata: - Posso chiedere
una cosa? Quello… cos’è?
Chef: - Quello… è stato
l’ultimo regalo che mi ha fatto mia madre. Da quel giorno forse sto solo
cercando di meritarmelo.
P.S.: Pour mémoire: pas de cours la semaine prochaine; rendez-vous le 29 avril.